PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA A MARZO 2022. COSA CAMBIA PER SMART WORKING E CONGEDI PARENTALI
Riportiamo di seguito qualche notizia flash sulle conseguenze della proroga dello stato di emergenza a marzo 2022 in materia di smart working e congedi parentali.
SMART WORKING
Il primo effetto della proroga dello stato di emergenza riguarda lo smart working.
La proroga contenuta nell’art. 9 del provvedimento consente, infatti, di ricorrere al lavoro da remoto, derogando ad accordi individuali e/o collettivi con l’azienda. Non scatta, quindi, l’obbligo di sottoscrizione degli accordi individuali (anche se la sottoscrizione dell'accordo individuale è pur sempre auspicabile) contenuti, tra l’altro, nel recente protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile siglato il 7 dicembre u.s. (cfr messaggio di Studio n. 59/2021).
L’art. 9, comma 2, del nuovo decreto consente di derogare all’implementazione del citato protocollo prevedendo, nello specifico, che con decreto ministeriale,
“da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto”.
Quando terminerà lo stato di emergenza, presumibilmente ad aprile 2022, le norme che regolano il lavoro agile seguiranno le linee guida del protocollo che prevedono, affinché si possa lavorare in smart working, la sottoscrizione dell’accordo individuale tra azienda e lavoratore.
CONGEDI PARENTALI
Lo stato d’emergenza proroga, inoltre, i congedi parentali per i lavoratori dipendenti genitori di figlio convivente minore di 14 anni, la cui attività didattica o educativa in presenza sia sospesa o il figlio stesso risulti positivo al Coronavirus o in quarantena. L’art. 9 del decreto al comma 3 prevede, a tal riguardo, congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid.